venerdì 25 maggio 2012

S...VIABILITA'



Comune condannato a pagare oltre 11 mila euro per la rotatoria pericolosa



Incredibile la linea difensiva dell’ente che produce una visura sbagliata e mente: “La strada è dell’Anas”. Non era vero


Il Comune di Senigallia è stato condannato dal Giudice del Tribunale monocratico per la famigerata rotatoria di via Arceviese, nei pressi del casello autostradale. 
Una Rotatoria pericolosa” l’ha definita il Giudice in sentenza ricordando che in quel punto si erano verificati, nello stesso periodo, più incidenti. Come sempre accade, dopo il sinistro che mi aveva personalmente riguardato, essendo alla guida della Renault che, a causa dell’asfalto viscido e scivoloso era andata a collidere con il cordolo di cemento a lato della rotatoria, il Comune di Senigallia si era rifiutato di risarcire i danni rendendo necessario introdurre la causa civile. 
Una “resistenza” temeraria ed oltre ogni logica. Incredibile la linea difensiva tenuta in giudizio dal Comune di Senigallia che, in un primo momento, aveva addirittura negato la proprietà del tratto di strada in questione asserendo fosse di proprietà dell’Anas (con tanto di produzione di visura catastale sbagliata poiché riguardante un altro tratto di strada e poiché, come accertato dal Giudice, si trattava di visura vecchia non aggiornata). 
Un tentativo maldestro e puerile per non assumersi le proprie responsabilità. Il Giudice, riconoscendo il cattivo stato del manto stradale e addirittura una mancanza totale di manutenzione, ha condannato il Comune non solo a risarcire tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali subiti (autovettura e persona trasportata) ma anche al pagamento delle spese legali per un costo complessivo di oltre 11 mila euro
Mi domando: per quale motivo i danni economici inflitti al Comune non vengono poi pagati personalmente dai responsabili?

Roberto Paradisi

martedì 8 maggio 2012

Chi rompe...si fa pagare


Soldi pubblici a chi ha commesso reati

Undicimila euro per abbellire la sede regalata ai no global dopo le loro occupazioni abusive


Qualche settimana fa mi aveva insospettito la “notizia” divulgata con tanto di comunicato stampa dell’Amministrazione comunale di una piccola multa elevata agli estremisti no global per l’occupazione abusiva di suolo pubblico in via Abbagnano. L’Amministrazione ci aveva tenuto così tanto a far sapere alla città di aver elevato la “multarella” (quasi si fosse trattato di un atto eroico di una testa di cuoio del comando di polizia municipale) che qualcosa non tornava.
Ho verificato: c’era un motivo. Dopo aver premiato gli estremisti che avevano occupato la casa comunale del custode (commettendo più di un reato), il sindaco Mangialardi e il fedelissimo Ceresoni hanno regalato ai “compagni che sbagliano” ben 11.250 euro. Da non credersi.
Anziché chiedere ai figli rossi di papà i danni per i reati commessi contro il patrimonio della pubblica amministrazione, lorsignori hanno aperto il portafoglio dei senigalliesi. La delibera, che hanno cercato di nascondere tra le pieghe di bilancio, è la 65 del 18.01.2012 (ben prima dell’elevazione della piccola multa). Gli estremisti del Mezza Canaja, poi denominatisi “Arvoltura” ed ora Associazione “Giuliano Rosa” (ogni volta che percepiscono benefit o soldi pubblici cambiano nome da bravi rivoluzionari) hanno preteso, e naturalmente ottenuto, lo stanziamento della cospicua somma per ammodernare i locali a loro concessi (sono ragazzi esigenti, si sa) e renderli totalmente indipendenti dal resto delle associazioni giovanili ospitate al centro di via Abbagnano. 

Alle comodità i rivoluzionari da passeggio non rinunciano. Insomma, come ha ribadito Mangialardi dopo l’episodio della multa per il palco allestito abusivamente, le regole sono uguali per tutti. Giovani di Senigallia, da oggi, se volete un trattamento parificato ai signorini della rivoluzione da salotto rinnovato, sapete come comportarvi.



Roberto Paradisi