martedì 3 dicembre 2013

SAGRA DELLO SPRECO

Una veduta della frazione di Sant'Angelo

MAGNA, BEVE E BALLA. PAGA IL COMUNE!

Salsicce, costarelle, crostacei, aranciate, dolcetti e quant’altro. Senza dimenticare orchestrali e cantanti, pubblicazioni e Siae.
Nell’estate della crisi e della cinghia tirata fino al soffocamento per i cittadini (costretti a pagare cifre da ristorante a tre stelle per le mense scarne dei bimbi nelle scuole), chi ha protezioni politiche può permettersi il lusso di passare il conto di una festicciola di quartiere (cosa non si fa per fidelizzare un po’ di elettori) alla Tesoreria comunale. Somma finale stanziata: 19.670,00 euro. E la solita domanda si impone: ma allora i soldi ci sono? Eccome se ci sono. Nelle pieghe di bilancio, gli stanziamenti per gli amici non mancano mai. Lacrime e sangue per i cittadini senza santi in Paradiso. Piadine e prosciutto (a spese nostre), accompagnate dall’orchestrina allegra, per i gestori del consenso nelle frazioni “amiche”. Di solito, e in molte altre frazioni funziona così, le associazioni locali investono nelle sagre e, con i ricavi, si auto-finanziano.
In tempi di crisi poi, le sane abitudini dovrebbero diventare una norma imprescindibile. Invece no: i cittadini di Senigallia hanno dovuto pagare, con le loro tasse, la festicciola al centro sociale degli amici della Giunta: 5.900 euro di prodotti alimentari, 3.200 euro di bibite, oltre duemila euro per la musica e poi piatti di plastica, farina, Siae, tipografie … . Questi hanno mangiato e bevono al ritmo di musiche latine. Poi sono venuti in consiglio comunale a piangere lacrime di coccodrillo. Ma erano in piena digestione.
La lista della spesa è pantagruelica ed un pelo imbarazzante. Nel pieno della crisi e delle grida di dolore dell’Amministrazione comunale che tosa i cittadini con le tasse e denuncia la mancanza assoluta di risorse, quasi ventimila euro regalati alla sagra paesana di S.Angelo sono inaccettabili. La determina è la 863 del 2013.

Roberto Paradisi
Coordinamento Civico

3 commenti:

  1. Caro avvocato vieni in agosto a "lavorare" alla sagra magari a cuocerle le salciccce poi dividiamo gli utili, e poi parla.
    La giustizia in italia sta facendo la fine che per via degli avvocati che ha.

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  2. Povero Paradisi, io a quella sagra ci lavoro da quando ero un bambino, ora ho 34 anni e mai, ripeto mai, mi sarei creduto che per risollevare la propria credibilità un uomo potesse abbassarsi a tanto.
    La realtà del centro sociale di S.Angelo è invidiabile sotto qualsiasi aspetto come dimostra anche la risposta del mio compaesano Rimini.
    La mia domanda è perché per un briciolo di visibilità cerca di affondare una delle poche cose pulite del circondario senigalliese? La cosa è talmente palese a tutti i cittadini da rendere ancora più deplorevole la sua infelice uscita.
    Si informi.

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  3. Cari signori anonimi, io lavoro tutto l'anno e non qualche giorno di agosto. E quando decido di cuocere le salsicce, lo faccio nel mio giardino e le compro con i soldi miei. Non me li faccio anticipare dal Comune con l'accordo che, se la festa va bene restituisco e se va male ... poveri cittadini! Povero anonimo, lei a quella sagra ci lavora da quando era bambino? Stia tranquillo, presto La solleveremo da questa impietosa fatica ..... A meno che non vogliate rischiare con le vostre tasche e non con le mie ..... . E poi suvvia, un pochino di coraggio: se non volete investire qualche euro per una festa (facendo rischiare i vostri concittadini), almeno mettete i vostri nomi e cognomi quando insultate gratuitamente un galantuomo.
    Roberto Paradisi

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