lunedì 23 settembre 2013

L'IMU? ECCO A COSA SERVIVA





25 mila euro pubblici a Expo Marche, l’associazione presieduta da un ex consigliere comunale del Pd e 2 mila euro all’associazione del consigliere di Sel

Il sindaco rimpiange l’Imu: deve finanziare il sistema

Il sindaco Mangialardi ha nostalgia dell’Imu. Maurizio si sa, ama le tasse sopra ogni cosa. Gli permettono di foraggiare l’elefantiaco carrozzone della politica. 
Basti pensare che, non fidandosi del Governo che vanta un premier del suo stesso partito (e che aveva promesso in Parlamento l’abolizione dell’Imu ottenendo la fiducia delle Camere), ha preteso di inserire a bilancio il gettito dell’odiosa tassa (una leggerezza da dilettanti allo sbaraglio). Per finanziare magari progetti per ragazzi disabili? Macché. Alcuni di quelli erano già stati smantellati. La verità è un’altra. 
Il Maurizio nostalgico dell’Imu, che lancia ultimatum al Governo per tornare a vessare i cittadini, ha paura di non poter ad esempio più elargire – come ha appena fatto nell’estate appena trascorsa – 15 mila euro alla Expo Marche per la solita mostra sull’artigianato (dove Expo Marche già incassa dagli artigiani). La determina con la quale l’Amministrazione ha stabilito simile ennesima regalia all’associazione presieduta dall’ex consigliere comunale del Pd Michela Fioretti (piove sempre sul “bagnato” Pd) è la 710 del 2013. Somma a cui si aggiungono ulteriori 10 mila euro – sempre pubblici – erogati “liberalmente” dalla democratica Regione Marche alla Expo Marche per la mostra sull’antiquariato artistico. Ma non di solo artigianato si nutre il Maurizio nostalgico della tassa sulla casa. E così, con determina 713/2013, il sindaco preoccupato dalla mancanza di soldi pubblici ha destinato altri 2 mila euro ad una associazione creata e presieduta da Marco Giardini, già consigliere provinciale di Sel (Sinistra Ecologia e libertà). 
Pochi spiccioli, diranno (che non mancano mai!). Una enormità se solo si pensa che sono stati elargiti semplicemente per aderire formalmente alla associazione “Terra di Frattula”. Ma ce n’era davvero bisogno quando due mesi prima erano stati tolti 3 mila euro a due ragazzi disabili per un progetto di assistenza? Resta una consolazione: Maurizio batterà i pugni nelle sedi nazionali. I protetti dell’Amministrazione hanno bisogno di soldi. E li vogliono spremendoli dai mattoni delle nostre case.

Roberto Paradisi


Coordinamento Civico

giovedì 18 luglio 2013

SOLDI GETTATI NEL (CAPO)GABINETTO


L’ennesimo spreco politico di denaro pubblico. Continuano gli incarichi agli uomini di partito

"Indifferibile" la nuova consulenza per Mario Cavallari


Trattasi di spesa "indifferibile ed urgente”. Firmato il dirigente delle finanze. 
Il mandante è il solito Paolo Mirti che ha inoltrato la richiesta per conto di “Lui”, quel Maurizio Mangialardi che taglia le spese per l’assistenza dei disabili (l’ultimo disgustoso taglio ha riguardato il “progetto vita indipendente” attivato per due ragazzi senigalliesi) ma non lesina cascatelle di euro per i propri amici militanti di partito. Ma qual è la spesa addirittura “indifferibile”? E’ presto detto: un nuovo conferimento di incarico a Mario Cavallari, militante del Pd, assistente in campagna elettorale del candidato Mangialardi. 
Al diavolo la promessa che non avrebbe percepito un solo euro dall’Amministrazione. Pecunia non olet dicevano i latini. E così, per il fedele Cavallari, arrivano altri 3.843 euro per svolgere le funzioni di “capo-gabinetto” (Senigallia come Londra), portavoce del sindaco e per monitorare lo stato del programma. Il primo cittadino, in effetti, sembra non essere in grado di parlare per se stesso e verificare ciò che (non) ha fatto fino ad ora. Ma tant’è. 
Suona beffardo peraltro che la cifra stanziata per il prof. Cavallari è pressoché identica alla somma tagliata per il progetto dei due ragazzi disabili a cui è arrivata una laconica comunicazione dai servizi sociali. Il bello, come insegna la prassi del Comune di Senigallia, è che l’Amministrazione ovviamente non ha ritenuto nemmeno di espletare alcuna procedura nemmeno comparativa per l’assegnazione dell’incarico al prof. Cavallari. Subito pronto per lui un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. E così, dopo i casi Ratiglia, Magi Galluzzi, Pettinari … continuano gli incarichi ai militanti del Pd. Ovviamente con soldi pubblici. Consiglio dall'opposizione: per far lavorare i prossimi militanti di partito, c’è sempre la possibilità di cuocere salsicce alla festa dell’Unità.

Roberto Paradisi

Coordinamento Civico

martedì 6 novembre 2012

AFFARI INTERNI/2


Magi Galluzzi ancora nell'occhio del ciclone

Nuova clamorosa rivelazione: alla Geomarine incarichi nel 2009, 2010 e 2011. Ad oggi la società del capogruppo del Pd risulta aver incassato 60.500 euro
Incarichi per ulteriori 40 mila euro alla società del capogruppo Pd anche nel 2009

Il capogruppo del Pd minaccia di querelarmi. Si accomodi, la verità è più forte di ogni sinistro avvertimento. Sono pronto a portare ogni documento in Tribunale. Anche quelli che sto per rivelare adesso. Documenti ancora più “esplosivi” di quelli già resi pubblici. 
Perché non è stata solo l’Amministrazione Mangialardi a conferire l’incarico professionale alla società di proprietà di un consigliere del proprio partito, ma anche la Giunta Angeloni. Si scopre così la seconda puntata di questa brutta vicenda di partitocrazia. 
Ebbene, la Geomarine srl, dal 2009, ha ricevuto dal Comune di Senigallia la imponente somma di 40.500 euro (13.500 euro all’anno) per effettuare una “indagine di mercato per rilievi batimetrici e topografici su un tratto di costa a sud e a nord del porto”, emolumenti che si vanno a sommare ai 20 mila stanziati ad agosto di quest’anno. E così in totale siamo già a 60.500 euro. Una bazza. 
 Anche nel 2009 Lorenzo Magi Galluzzi era consigliere del Partito Democratico. Ed anche nel 2009 (la determina del solito Roccato è la numero 767 del 2009), per assegnare il ben remunerato incarico, si è proceduto ad una procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara. 
Su una sola cosa ha ragione il capogruppo del Pd Magi Galluzzi: io e lui abbiamo modi completamente diversi di fare politica. Sottoscrivo in pieno.

Roberto Paradisi

AFFARI INTERNI


Lorenzo Magi Galluzzi (Capogruppo Pd in Consiglio comunale)

APPALTO SENZA GARA ALLA DITTA DEL CAPOGRUPPO PD

Il capogruppo del Partito Democratico,ora si deve dimettere. La notizia è di quelle pirotecniche, soprattutto in periodi in cui si scoprono in tutte le parti d’Italia emolumenti di varia natura che confluiscono dalle casse pubbliche ai partiti e ai rappresentanti dei partiti. Qui la situazione è ancora più preoccupante.

Con determina 807 del 9 agosto scorso, l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco del Pd, ha affidato alla società Geomarine srl di Senigallia un incarico per 20 mila euro in due anni per “rilievi batimetrici e topografici e per monitoraggio di un tratto di costa”. Sembrerebbe quasi normale (anche se non si comprende come si possano tagliare fondi per disabili e trovare i fondi per monitorare la costa), tranne il “trascurabile” fatto che la società Geomarine srl è di proprietà, tra gli altri, del capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Lorenzo Magi Galluzzi.
Incredibile la disinvoltura con la quale l’Amministrazione PD-Città Futura conferisce un incarico professionale al proprio capogruppo in consiglio con una procedura negoziatasenza pubblicazione di un bando di gara.
Addirittura, il dirigente Gianni Roccato che firma l’incredibile determina, definisce la Geomarine srl una ditta “di fiducia dell’Amministrazione comunale”. E ci crediamo! Ebbene, il capogruppo del Pd è socio di Geomarine srl (insieme ad altri due soci) e consigliere delegato della stessa con incarico ricevuto in data 14.04.2011, come ho potuto verificare da una apposita visura. La parola “vergogna” è forte, ma purtroppo questa volta necessaria.
Nel momento in cui il sindaco Mangialardi si fa portatore della proposta di istituire l’anagrafe pubblica degli eletti sbandierando una formale trasparenza (non a caso ho già chiesto – e nella proposta del sindaco non compare – che si indichino gli emolumenti ottenuti dai politici dalle singole amministrazioni pubbliche), l’Amministrazione elargisce una cospicua somma (sotto forma di incarico professionale) ad un proprio uomo, addirittura al capo-gruppo del partito.
Questo sarebbe il Comune “virtuoso” decantato da Mangialardi? La virtù, signori della maggioranza, è cosa seria. E non è affar vostro.

Roberto Paradisi

martedì 30 ottobre 2012

QUARTIERI ALLAGATI, NIENTE LUCI A NATALE, MA...GIOCHIAMO CON L'ARTE!





L’Amministrazione piange miseria, ma continua a sperperare denaro pubblico. Intervengano gli eletti
Le luminarie? Paghiamole noi consiglieri comunali con il gettone insieme ad assessori e dirigenti

Ma come si fa a spegnere le luminarie natalizie? Come si può, per poco più di una manciata di euro (perché di questo si tratta), penalizzare la cittadinanza, il commercio, lo spirito della ricorrenza più importante dell’anno? 
Ma non è in imbarazzo il sindaco di Senigallia, negli stessi giorni in cui liquida l’incredibile somma in acconto di 9.414,41 euro all’avvocato Alessandro Lucchetti di Ancona per una sola causa davanti al Tar pur avendo un ottimo avvocato interno al Comune (delibera 860/2012)? Come si può restare in silenzio di fronte a tale sperpero di denaro pubblico, con il solito studio legale di Ancona (come se, peraltro, a Senigallia non ci fossero avvocati preparati e che senza dubbio presenterebbero parcelle molto più competitive) che viene letteralmente sommerso di euro pubblici? 
E come si può spiegare alla città che dovrà fare a meno delle luminarie quando, per lo spostamento di un solo palco per la manifestazione cucine di borgo (lo spostamento di un palco!) il Comune ha speso 2.395,80 euro (delibera 811/2012)? 
E nei giorni in cui si piange miseria per i tagli e si negano ai cittadini della Cesanella persino interventi tampone sul sistema delle acque chiare non funzionante (persino a settembre molti residenti del quartiere hanno subito pesantissimi allagamenti nelle abitazioni e nei negozi) perché “non c’è più un euro”, come ha spiegato il vice-sindaco in Commissione, stanziare la bellezza di 16.970 euro (allora gli euro ci sono!) allo studio Zelig di Enea Discepoli per il progetto “Giocare con l’arte” (delibera 875/2012). Progetto sicuramente meritorio ma che rappresenta uno sproposito se poi non si hanno i soldi per garantire ai cittadini la sicurezza di non essere travolti dall’acqua nelle loro case. 
E allora di fronte a tanta demagogia e tanta spudoratezza, una proposta la faccio io per le luminarie. Atteso che Mangialardi e compagnia i soldi li spendono male e favorendo i soliti noti (almeno i senigalliesi lo sappiano), tutti i consiglieri comunali rinuncino ai prossimi cinque gettoni di presenza. Avremo 4.500 euro subito da spendere per le luminarie. Facciano altrettanto gli assessori, il sindaco e i dirigenti (pluripagati da noi) contribuendo a loro volta con la stessa somma che arriverà dai consiglieri. Arriveremo ad oltre 6 mila euro di contributi. Ai quali poi, visto l’esempio dato dalla politica, dovranno aggiungersi i contributi dei privati. Vediamo adesso se, oltre a sperperare il denaro pubblico, la maggioranza avrà il coraggio di sottrarsi a questo “omaggio” alla città.

Roberto Paradisi

venerdì 5 ottobre 2012

CHIACCHIERE DI SPORT




Il sindaco, che in passato ha avuto dimestichezza con i conti stratosferici di telefonia, nicchia sui telefoni “caldi” degli impianti sportivi
Quelle bollette poco chiare che Mangialardi non spiega

Il sindaco Mangialardi gioca alla “trasparenza”. Ma la trasparenza non è un gioco, è un impegno serio nei confronti della città. Sono stato io a sollevare, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, lo scandalo delle utenze telefoniche nei vari impianti sportivi. Scandalo che Mangialardi (che pur ci conti stratosferici telefonici, in passato, ha avuto dimestichezza) non ha minimamente spiegato, né ha fugato i dubbi che io ho sollevato.
I fatti: nella variazione di bilancio del 2012 approvata (con mio voto contrario) nel corso dell’ultimo consiglio comunale, giganteggiava una voce sospetta. Si tratta di una voce di spesa di ben 2.300 euro di utenze degli impianti sportivi. Ho chiesto in consiglio a Mangialardi: “Chi è che chiama a spese nostre dalle varie palestre? Fermiamo i telefonisti”. Imbarazzo generale. Mangialardi ha preso il microfono, confessando che gli era sfuggita quella voce, ed ha promesso che avrebbe verificato subito e che mi avrebbe inviato una risposta. Detto e non fatto. Innanzitutto, come è solito fare il primo cittadino, anziché rispondere al consigliere comunale (secondo la scuola “Angeloni” un consigliere comunale è un orpello inutile in democrazia), ha scritto alla stampa. Ha scritto, ma non ha risposto. Dai conti pubblicati dal sindaco, emerge una spesa pari ad appena € 614 euro (tra telefoni delle due piscine e telefono del palazzetto dello sport di via Capanna). Dove sono finiti gli altri 1.686 euro? Mistero. 
E ancora: Mangialardi sostiene che tutte le spese di traffico sono sostenute dalle società sportive che gestiscono gli impianti. Bene. Ma allora per quale motivo queste spese sono state inserite in una variazione di bilancio con costi a carico del Comune? 
Delle due l’una: o Mangialardi non dice la verità o l’assessore Paci non sa fare le variazioni di bilancio. In entrambe le ipotesi, i signori della Giunta ne escono con una immagine quantomeno discutibile. Intanto io, come chiesto ufficialmente in Consiglio, resto in attesa di ricevere, telefono per telefono, tutte le spese di tutti gli impianti con rispettivi traffici telefonici e le eventuali prove degli avvenuti rimborsi. In nome della trasparenza, ovviamente.

Roberto Paradisi

martedì 11 settembre 2012

FA CALDO, MA A SENIGALLIA E' GIA' AUTUNNO!




Abolito anche il servizio di salvamento in spiaggia. Così si annichilisce una stagione turistica
Miracolo di Mangialardi: ha allungato la stagione. Quella autunnale

C’è una sorta di miracolo inquietante ottenuto dalla nostra Amministrazione comunale: è riuscita ad anticipare il grigio autunno di quasi un mese. Eccola la vera “destagionalizzazione” di Mangialardi e compagni. Hanno ammazzato l’estate decretando la fine della stagione turistica (nemmeno brillante, per la verità). L’operazione “allungamento di stagione” è così perfettamente riuscita. Peccato che abbiano allungato l’autunno. Il cartellone degli eventi è inesistente. Si dirà: mancano le risorse. Ma per finanziare in piena estate i burattini di un’associazione vicina ai verdi i soldi c’erano. Come c’erano per finanziare una sfilata commerciale del sindacato amico Cna. E che dire di ben 30 mila euro scialacquati in una serata sola per la notte della Rotonda (determina 695/2012)? Per non parlare dei 3 mila euro spesi per l’autocelebrazione del sindaco in occasione della serata per la bandiera blu (determina 711/2012 in cui emerge che 1.100 euro sono stati spesi per far apparire il sindaco in tv a dispensarsi auto-elogi) o dei 13.724,30 euro spesi per affidare in gestione il parcheggio nell’area Italcementi invece di far assumere al Comune stesso la gestione con notevole risparmio (determina 645/2012 del solito dirigente Roccato, espertissimo in concessioni anti-economiche del servizio parcheggi). Perché almeno parte di quei soldi non sono stati spesi per iniziative di richiamo nei primi quindici giorni di settembre? E che dire della incredibile soppressione del servizio di salvamento in spiaggia? Un sinistro cartello è stato appeso in tutti gli stabilimenti balneari in cui si informano i turisti che gli stabilimenti sono aperti solo per elioterapia non essendo la balneazione sicura. Ma mi domando: il sindaco si rende conto dell’enormità di una simile inerzia? Non si può parlare di allungamento della stagione estiva e poi colpire il punto vitale del richiamo turistico. Che è e resta il mare. Altro che musei (ma quali fantomatici musei a Senigallia sono presi d’assalto dai turisti?). Per destagionalizzare, in realtà, non servono nemmeno troppe risorse. Basterebbe un po’ di intelligenza e buona volontà. Bisognerebbe puntare anche e soprattutto sul turismo sportivo (per esempio garantendo i contribuiti pubblici che comunque vengono sempre elargiti a patto che le manifestazioni vengano organizzate rigorosamente a giugno e settembre) e sul turismo plein air (e per farlo bisognerebbe realizzare facili ed economicissime aree camper attraenti e ampie). Ma la domanda vera è una sola: a questa Giunta interessa il bene della città o la propria sopravvivenza politica attraverso le clientele?

Roberto Paradisi